Il pasticcio di queste ore messo in piedi dal PDL ci offre diversi motivi di riflessioni rispetto l’arroganza e la tracotanza di una destra che si ritiene immune dal rispetto delle regole. Il tentativo mal riuscito e rozzo di barare e cambiare le regole del gioco in corsa ha finito col provocare solo una pericolosa confusione che non giova alla salute della nostra democrazia. Mi sembra parimenti necessario però sottolineare quella che credo rappresenti la conseguenza politica maggiormente rilevante : a venti giorni dal voto sono scomparsi dalle pagine dei quotidiani, dalle TV, dai media nazionali, i principali problemi del Paese, i drammi occupazionali, l’affanno e la crisi di una generazione che non conosce che la precarietà, le controriforme della scuola e dell’università, l’attacco senza precedenti verso i diritti dei lavoratori attraverso l’aggiramento dell’art. 18. Insomma il Paese reale non trova spazio alcuno nel dibattito politico, nelle prospettive, nei programmi, nonostante sia più che reale il suo affanno e la sua crisi. Chi ha responsabilità di governo non può permettersi tutto questo. Sono fermamente convinto che vada inviato a costoro un inequivocabile segnale di cambiamento radicale di rotta, per cominciare ad archiviare questa triste stagione di governo della destra a partire dal 28 e 29 Marzo. Possiamo farlo da qui, dalla Campania che ha subito come e più di tante altri territori, le politiche di questo governo e la sua incapacità di dare risposte ai suoi drammi.