Non meraviglia di certo che il centro destra sbandieri la questione meridionale, il rilancio del Mezzogiorno ed il suo sviluppo, come tema dominante della propria  campagna elettorale.

Voler supplire con la politica degli annunci all’assenza di progetti ed idee concrete a servizio del mezzogiorno è così palese da rendere superfluo ogni commento.

Sarebbe legittimo aspettarsi da parte del centro-destra meridionale, che ambisce a guidare la nostra regione, qualche parola  riguardo la mannaia che è pronta a calare sulle economie locali grazie al federalismo fiscale.

Sarebbe doveroso aspettarsi indicazioni precise su come il Governo (non) sta affrontando seriamente ed adeguatamente drammatiche crisi occupazionali che stanno lacerando il tessuto economico di questa terra (mi riferisco alla vertenza “Fiat Pomigliano” solo per citare il caso forse più eclatante).

Invece si assiste ad una politica degli annunci che si infrange davanti ai provvedimenti principali che mortificano lo sviluppo del mezzogiorno.

E’ di questi giorni l’ennesimo segnale d’allarme che l’agenzia internazionale di rating Fitch lancia sullo stato economico del Meridione.

Pesa già su di esso quel poco di federalismo fiscale introdotto. E siamo solo all’inizio. Del  resto l’idea cardine di questo provvedimento, premiare le regioni più ricche  prevedendo meccanismi perequativi a favore di quelle più povere, in uno scenario recessivo come quello attuale non fornisce alcuna garanzia per le zone del paese più deboli.
L’assenza progettuale di politiche di riequilibrio territoriale trasforma i provvedimenti del Governo  in occasioni di divario crescente e alla fine insuperabile; accentua le difficoltà per il mezzogiorno  non garantendo piani e progetti per il rilancio economico.

In questo scenario di complessivo disinteresse per il Meridione sarebbe interessante capire l’opinione del centro-destra campano e del suo candidato alla guida della Regione ,che mentre in Parlamento assieme alla Lega contribuisce al varo di simili provvedimenti, prosegue in questi giorni una campagna elettorale che pontifica fantomatici interventi “meridionalisti”.

Una sorta di “doppia vita”  tutta a danno della nostra terra (ai pessimi provvedimenti romani corrisponde la politica degli annunci una volta giunti nei confini regionali) che non è assolutamente tollerabile per chi si propone alla guida della Campania.

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