Una piazza serena e incazzata!

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Una piazza che oserei definire “serena ed incazzata” che chiede rispetto delle regole e per la democrazia di questo Paese, questo è quello che ho pensato davanti alle immagini di Piazza del Popolo sabato pomeriggio. Una fetta di Paese stanca per una politica che, dalle postazioni massime di governo, si interessa solo di come  individuare trucchi per aggirare le regole. Sono al tempo stesso fiducioso per un altro elemento emerso, il rispetto per il ruolo, la funzione e la persona del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Mai come in questo momento attorno alla figura di chi garantisce l’unità del Paese e l’integrità della Carta Costituzionale, bisogna costruire un cordone di solidarietà e rispetto. Ero certo che aldilà di personali eccessi il popolo del centrosinistra sapesse mantenere questo spirito e quell’ assoluta fiducia verso il Capo dello Stato che ha da sempre manifestato. Nelle stesse ore infatti l’attacco violento del governo ai lavoratori, ai loro diritti e tutele  ci mostra con estrema chiarezza il doppio volto del nostro Paese. Da una parte l’Italia che non si arrende, che chiede attenzione per temi come il lavoro, per difendere il potere d’acquisto dei salari, per evitare la rimozione di garanzie e diritti pluridecennali, dall’altro una classe dirigente che quotidianamente e con una pervicacia fastidiosa, si impegna nel dipingere un Paese che non c’è, limitare la libertà di espressione alterando la qualità della nostra democrazia,  mostrare notevole noncuranza per le questioni reali del Paese. Da questo punto di vista mi sembra importante ribadire per l’ennesima volta come il voto del 28 e 29 Marzo sta acquisendo un valore politico nazionale. In questo senso la manifestazione che il nostro candidato presidente Vincenzo De Luca ha deciso di tenere sabato 20  Marzo in Piazza Plebiscito ci carica di ottimismo e speranza. Da qualche giorno la legge non consente la pubblicazione di sondaggi elettorali, ma in giro la nostra percezione, l’idea di un profondo ottimismo, l’idea che siamo pienamente in corsa per non abbandonare la nostra Campania alla destra è viva e forte. Sono sensazioni e percezioni che vanno aldilà di numeri, tabelle e percentuali. Mancano venti giorni e sono certo che il vento già da un po’ ha cominciato a soffiare forte e dalla nostra parte.

Dalla parte della Campania giovane. Continuiamo così.

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