L’annuncio del commissario Ue alle Politiche regionali e urbane, Johannes Hahn, mette la parola fine alla possibilità di realizzare il faraonico Grande Progetto Porto di Napoli nei tempi e con le risorse previste nel Por 2007-2013, come peraltro avevamo annunciato già da tempo.

Diciamo infatti addio alla possibilità di realizzare gli interventi infrastrutturali che avrebbero consentito allo scalo partenopeo di recuperare il gap e di aumentare la propria competitività nei riguardi degli altri porti del Mediterraneo, come l’adeguamento dei fondali, il dragaggio, la creazione di un grande terminal container e l’ampliamento delle officine di riparazione e dei cantieri. Tutti rinviati alla prossima programmazione dei fondi comunitari, mentre il Porto di Napoli si riduce sempre più a uno scalo regionale in competizione solo con le realtà limitrofe.

I rilievi che la Commissione Europea aveva fatto alla Regione Campania restano tutti sul tappeto, irrisolti. Spetterà dunque al prossimo governo regionale di centrosinistra farsi carico degli irresponsabili ritardi accumulati in questi anni da Caldoro e dalla sua Giunta.

Ecco due articoli dalla rassegna di questa mattina: