Ci sono voluti 35 anni. Ma alla fine, all’unanimità, il Consiglio regionale ha varato una legge a sostegno della cooperazione in Campania che riconosce il ruolo del settore nell’economia regionale e ne esalta la funzione sociale, mettendo la Campania al passo con le legislazioni europea e italiana in materia. L’ultima legge sulle coop, infatti, era la numero 32 datata 1977, malgrado le imprese cooperative in regione costituiscano una fetta importante del nostro tessuto produttivo, con quasi diecimila aziende e sessantacinquemila persone occupate. È per questo che il Partito Democratico ha deciso di lavorareintensamente alla stesura di questa legge, il cui testo sara’ pubblicato dopo le operazioni di drafting da parte della segreteria generale. La proposta che abbiamo presentato a luglio scorso, vede il mio nome tra i primi firmatari.Un lavoro intenso, durato 5 mesi tra discussione generale, fase di audizione delle associazioni di rappresentanza del sistema cooperativo, lavoro sugli emendamenti. Ieri, il voto definitivo dell’aula con l’approvazioneunanime da parte di tutte le forze politiche.

A breve, sarà istituita la Consulta regionale della cooperazione, sarà introdotto in tutte le politiche regionali di concertazione anche il sistema cooperativo – finora spesso tenuto fuori dai tavoli istituzionali penso ad esempio a tutta la programmazione delle politiche agricole regionali -, mentre i giovani under 35e le donne potranno godere di agevolazioni se decideranno di mettere su una cooperativa. Inevitabile, dunque, che i rappresentanti campani del settore abbiano accolto con favore l’iniziativa: “Finalmente – hanno detto – si raggiunge un obiettivo che perseguivamo da anni: la vecchia legge, infatti, non rispondeva alle rinnovate esigenze di modernizzazione e innovazione della cooperazione”. La buona politica, quando la si vuole mettere in pratica, porta sempre i suoi frutti. E sono frutti buoni.