È stato un anno difficile, impossibile negarlo. Gli italiani, e non solo, hanno dovuto fare i conti con una crisi paragonabile solo a quella del ’39 del secolo scorso, che ha intaccato duramente la vita di ciascuno, riducendone la capacità di spesa ed in generale rendendo la vita più precaria. Il Governo ‘tecnico’ chiamato a tirarci fuori dalle paludi in cui ci avevano fatto affondare Berlusconi e i suoi è stato costretto a chiedere agli italiani enormi sacrifici, forse più di quanto fosse davvero sostenibile, per evitare la catastrofe. E inevitabilmente a farne ancora una volta le spese sono state le categorie più svantaggiate della nostra comunità: i giovani, soprattutto quelli del sud, le donne, i lavoratori dipendenti ed i pensionati le cui condizioni di vita peggiorano ogni giorno di più, complice anche l’assenza – finora – di politiche internazionali capaci di rialzare le sorti dell’economia. Oggi allora il pensiero va a loro. A chi questa crisi la sta vivendo più di tutti. A chi la luce in fondo al tunnel di cui spesso si parla, ancora fatica a vederla. E a chi ha deciso di dedicare ai più bisognosi queste ore di festa, perché anche per loro questo giorno non sia come tutti gli altri. Perché questo Natale e il prossimo anno possano portare serenità, sicurezza, felicità e stabilità a tutti noi. Auguri di cuore!

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