Questa mattina, i Carabinieri di Napoli insieme ai militari del Nas hanno effettuato dei blitz nei panifici napoletani. Come rivela il comunicato dell’Ansa, “sono state rilevate carenze igieniche, con i bagni usati come deposito per i materiali per la panificazione, e prelevati anche campioni di farine per verificare la presenza di ceneri, umidità ed eventuale tracce di radioattività. Contestate a sei titolari violazioni amministrative per oltre 16 mila euro”.
Va dato merito all’Arma dei Carabinieri e al reparto dei Nas, che da tempo stanno conducendo senza sosta una battaglia per la legalità e la difesa dei consumatori. In Campania, e in particolare nel napoletano e nel casertano, questa attività di controllo significa contrasto a interessi criminali su tutta la filiera della panificazione.
Anche per questo motivo, nelle scorse settimane ho presentato una proposta di legge che, grazie a un lavoro condiviso con i colleghi di maggioranza e opposizione, questa mattina ha concluso l’iter in sottocommissione, sarà approvata mercoledì prossimo dalla III Commissione e votata dall’Aula del Consiglio entro la prima metà di febbraio.
Accanto all’obbligo dell’imbustamento del pane e al rispetto delle norme igieniche e amministrative, punto fermo della nuova legge è la tracciabilità di tutta la filiera della lavorazione e della produzione del pane, dalla coltivazione delle materie prime per arrivare al prodotto finito. Questo mi sembra il modo migliore perché la politica e le istituzioni offrano il loro contributo concreto e strumenti adeguati a chi deve vigilare sulla salute dei cittadini e sulla qualità dei prodotti che portiamo sulle nostre tavole.
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