Campa Vetrella che il disagio cresce

I disagi crescono, ma la Giunta attende con calma. Aspettare, questo è l’unico verbo che l’assessore Vetrella sa coniugare. Non c’è alcuna politica di rilancio del trasporto pubblico in Campania né una strategia per evitare ai cittadini la dose quotidiana di disservizi. Solo l’augurio che, dopo 6 mesi, finalmente da Roma diano notizie sul piano di rientro dal debito del gruppo Eav.

Intanto, però, il tempo passa e il count-down per il fallimento dell’azienda segna meno 80 giorni. Non ci si può più girare intorno: dal 1 gennaio 2014 l’Eav, con la scadenza della moratoria delle ingiunzioni di pagamento sarà praticamente lasciata morire, lo stesso destino subito dalla Eavbus qualche mese fa.

Appare perciò francamente incomprensibile e irresponsabile la paziente attesa di Vetrella, che continua a non agire e a non intervenire di fronte al collasso quotidiano del sistema di trasporto pubblico in Campania, tra corse soppresse, pochi mezzi funzionanti in circolazione, cittadini esasperati e lavoratori senza stipendio. Perché l’Assessore e lo stesso Presidente Caldoro non si fanno sentire presso il Governo e i Ministeri competenti? Perché non presidiano anche fisicamente gli uffici ministeriali, per ottenere al più presto la risposta decisiva per le sorti dell’azienda e di tutto il comparto in Campania? Vogliono far corrispondere dei fatti concreti alle loro parole o l’unico traguardo è un altro fallimento pilotato?

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