Standard and Poor’s conferma il rating alla Regione Campania con la tripla B, con outlook negativo. Stefano Caldoro commenta soddisfatto per la “tenuta dei nostri conti”, e dice: “Con olio di gomito, garantiti servizi a imprese e cittadini”.
Il suo ottimismo mi sembra giustificato solo in parte. L’opera ragionieristica ha fin qui portato benefici ai conti, come testimoniato appunto dall’agenzia di rating Standard and Poor’s, ma a tutto scapito dei servizi a cittadini e imprese.
La realtà quotidiana della Campania è fatta di code ai Pronto Soccorso, di disagi vissuti ogni giorno da migliaia di pendolari, di una crescente fuga di giovani ragazzi alla ricerca di maggiori opportunità di studio e di lavoro, di tassi di occupazione in picchiata, deficit di competitività e crescita al rallentatore.
La necessaria operazione di contenimento della spesa pubblica non doveva intaccare in maniera così forte la vita economica e sociale della nostra regione, penalizzando oltremodo cittadini e imprese.
Serviva e serve una visione strategica e una idea di Regione che ancora manca.
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