Dopo Eavbus, anche Eav Holding rischia di fallire. E c’è già chi aspetta la morte annunciata della società di trasporti regionali per metterci le mani sopra. C’è un piano di rientro del debito presentato alla Regione Campania, che garantirebbe lo sblocco di circa 200 milioni di fondi Fas: perché il Governo non lo ha ancora ratificato, dopo oltre tre mesi? E perché Caldoro e Vetrella non pretendono dal loro collega di partito, il Ministro Lupi, che ciò avvenga?
Sembra un film già visto, con un finale drammatico per i lavoratori, i pendolari e per i conti pubblici: quello di EAV bus. Si poteva salvarla, non lo si è fatto. Alla fine, la società di trasporto di proprietà della Regione è stata svenduta alla CLP, nonostante il parere contrario dei lavoratori. Con il paradosso che solo dopo si è scoperto che la CLP è gravata da un’interdittiva antimafia. Un fatto grave ma non per questa Giunta Regionale, visto che a sua volta la stessa CLP continua indisturbata a operare grazie a una concessione regionale nella provincia di Caserta e sulla tratta Napoli-Foggia. A chi giova tutto questo? C’è forse una strategia per svendere a certi privati tutto il sistema di trasporti regionali?
È da novanta giorni che attendo dall’assessore Vetrella risposta alla mia interrogazione su tutti i punti oscuri dell’anomalo fallimento di Eavbus. A quali conclusioni è giunta la commissione di inchiesta insediata in seno a Eav Holding, il cui coordinamento è stato affidatao al Direttore Generale Valeria Casizzone? Dalla lettura di quei verbali, magari, potremmo costruire il prequel del film su Eavbus.
(Ecco il testo della mia interrogazione all’assessore Sergio Vetrella, depositata in data 19 Giugno 2013)
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