Ci avevo sperato, ma non si è dimesso

Che una persona come Silvio Berlusconi fosse capace di fare un passo indietro non ne sono mai stato convinto. E’ chiaro che per chi, come lui, è abituato a essere – nel bene e nel male – un vincente, dimettersi è impossibile. Eppure in questo caso ci avevo sperato e non ero il solo, se è vero che pure i suoi più fedeli consiglieri nelle scorse ore lo hanno esortato a lasciare. Pensavo che di fronte ai messaggi che i mercati stanno dando da mesi all’Italia fosse pronto a lasciare il posto ad altri. Che per un momento, uno solo nella sua vita, fosse capace di anteporre l’interesse collettivo a quello personale. E invece no. Non ce l’ha fatta neppure stavolta. Alla faccia della Borsa di Milano in risalita dopo i Tweet di Bechis. E alla faccia dello spread, della Carlucci e dei tanti che lo hanno lasciato solo. “Voglio vedere in faccia i traditori”, ha dichiarato. Avremmo preferito che in faccia guardasse Napolitano per presentargli le dimissioni. Non l’ha fatto e ha consegnato alla storia forse l’immagine di un duro, non certo di uno statista.

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