Cresce inarrestabile il numero delle morti bianche

Ancora una vittima sul lavoro. Questa volta la città che dovrà piangere per il lutto è Castellammare. Siamo il Paese dove il numero degli incidenti sul lavoro, delle cosiddette morti bianche, è più alto che altrove se a prendiamo a riferimento le moderne democrazie europee. B.G., aveva 61 anni, era un operaio edile. Ha perso la vita cadendo in una vasca utilizzata per la realizzazione di blocchi di cemento poi sommerso dalla sabbia che continuava incessante a cadere giù da un nastro trasportatore. Chiaramente bisognerà accertare le responsabilità, di sicuro si trattava di un operaio regolarmente assunto. La sicurezza sui luoghi di lavoro è innanzitutto primato della cultura del lavoro, etica del lavoro. Proprio in una fase di crisi e di recessione come questa il rischio è che l’impresa che deve affrontare mille difficoltà per reggere al mercato, tenda a tagliare sulle spese per la sicurezza dei propri dipendenti, del proprio ambiente lavorativo, immaginando che queste spese siano costi e non investimenti. E il rischio è anche insito nell’idea del valore che le politiche in questi anni, soprattutto quelle neoliberiste, hanno attribuito al lavoro, alla sua dimensione economica piuttosto che il segno distintivo di una civiltà, la cifra della modernità di un Paese, la sua capacità di determinare il principale strumento di coesione sociale in una comunità. Ecco perché il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro è tema di grande attualità e che interroga tutti: istituzioni, politica (vecchia e nuova!), sindacati, impresa, lavoratori. Ho sentito il bisogno di scrivere queste parole proprio nel mentre tutto intorno sembra un mondo distratto dalla vita quotidiana ed in segno di rispetto verso B.G. e la sua famiglia.

Contatti

Ciao, hai un idea o una proposta, o semplicemente un feedback sul mio lavoro. Scrivimi e il prima possibile sarà in contatto con te.