Più che promuovere reali interventi, Caldoro ha dato il via alle promesse da campagna elettorale. L’annuncio dell’arrivo di risorse è solo l’ennesima operazione di propaganda, che tenta di mascherare l’unico dato di fatto: l’incredibile ritardo accumulato dalla Campania nella spesa e nell’utilizzo dei fondi europei. Il ricorso stesso a delibere di accelerazione sulla spesa conferma quello che denunciamo da tempo: la Giunta sta spendendo poco e male i fondi a disposizione.
Il 30 giugno del 2012 la spesa certificata del Por-Fesr ammontava a 990 milioni, pari al 14,4 per cento del totale. Dopo un anno, il sesto dall’inizio della programmazione, la stessa è stata incrementata solo di 170 milioni, contro una previsione sui profili di spesa che era pari a 1 miliardo. La Campania, inoltre, per superare i vincoli del Patto di stabilità e per accelerare nell’utilizzo delle quote comunitarie, ha restituito al Governo nazionale quasi tutta la quota di confinanziamento dei due programmi, rinunciando a qualcosa come quasi 2,5 miliardi di euro. Ciò nonostante la spesa effettiva in valore assoluto rimane bassa e con un andamento molto lento.
Il problema non era e non è dunque il patto di stabilità, come invece abbiamo sentito ripetere spesso da Caldoro, ma l’assenza di spesa reale, dovuta a un gap di programmazione di risorse. Ci auguriamo che il governatore partecipi al Consiglio regionale, richiesto ancora una volta dal Partito Democratico, in cui si discuterà proprio di fondi europei, così da ragionare insieme sulle criticità che continuano a esserci e sui correttivi da attuare al più presto. Ci auguriamo che il governatore partecipi al Consiglio regionale, ancora una volta richiesto a gran voce dal Partito Democratico, in cui si discuterà proprio di fondi europei: potrà essere l’occasione per ragionare insieme sulle criticità che continuano a esserci e sui correttivi da attuare al più presto per superare gli errori. Ma, soprattutto, Caldoro potrebbe finalmente presentarci il quadro degli interventi per la prossima programmazione, così come continuiamo a richiedere da tempo.
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