Il delirio della Fornero

L’ho scritto ieri su Facebook, lo ripeto oggi sul blog. Perché una risposta ancora non riesco a darmela. Come fa un ministro della Repubblica con delega al lavoro a dire che i giovani italiani devono essere meno schizzinosi (ha detto “choosy”, perché è più ‘trendy’) nella ricerca della prima occupazione? E com’è possibile che a questa dichiarazione delirante non sia seguita una smentita, un passo indietro, a stretto giro? La Fornero dovrebbe, insieme al governo di cui fa parte, porre le basi per la creazione di nuovo lavoro. E invece, mentre il tasso di occupazione in Italia crolla anche per colpa delle scelte dell’esecutivo, ha pure il coraggio di uscire con dichiarazioni sconcertanti, offensive, irresponsabili e soprattutto non corrispondente alla verità. Elsa Fornero ha dimostrato ancora una volta di non sapere di cosa parla, forse influenzata da quei poteri forti di cui fa parte da tempo, certo da ben prima che entrasse nell’esecutivo Monti. Lo stesso – sussurrerebbe qualche maligno – che avrebbe spianato la strada a sua figlia per una folgorante carriera universitaria. Io di giovani laureati che avrebbero voluto e potuto intraprendere la carriera universitaria ne conosco tanti. Ma i loro genitori non sono docenti universitari, non sono a capo di fondazioni bancarie, né fanno parte del Cda di grandi aziende. Molti di loro, lungi dall’essere choosy, si danno da fare per cercare altro, spesso del tutto diverso da quello per cui per anni hanno studiato. E si ritrovano oggi, se va bene, a lavorare in un supermercato o come commessi in qualche negozio. Se va bene, però. Altrimenti, qui al sud, l’alternativa è il nulla. Oppure la criminalità. Ieri fanpage.it ha lanciato una provocazione forte, raccontando la storia di cinque ragazzi napoletani che di certo sono stati poco choosy nella ‘scelta’ del loro lavoro. Io quella provocazione la condivido.

Contatti

Ciao, hai un idea o una proposta, o semplicemente un feedback sul mio lavoro. Scrivimi e il prima possibile sarà in contatto con te.