La confusione di Caldoro sui fondi europei

Ho letto l’editoriale del direttore del Corriere del Mezzogiorno a proposito di fondi europei e, devo dire, non posso che essere d’accordo con lui. Nel suo intervento, Demarco coglie in pieno il vero problema della nostra regione – e del Governatore – in tema di risorse comunitarie: mentre da Roma il ministro Barca denuncia ritardi gravissimi sull’uso dei fondi europei, da Napoli Caldoro risponde tranquillo rilanciando la palla (e le accuse) al Governo e assicurando che quei soldi non saranno persi. Io, in questa querelle a due, continuo a stare dalla parte del ministro. Anche perché il rischio di disimpegno dei fondi è più che concreto. L’ho detto in Consiglio, lo ripeto su questo blog: solo chi vuole far finta di non vedere può negare il fallimento di questa giunta nell’utilizzo dei fondi comunitari. Siamo ultimi in Italia e penultimi in Europa (solo la Romania fa peggio di noi) e entro dicembre la spesa certificata dovrà arrivare al 21% (+6% rispetto a oggi). Questo significa che in tre mesi dovremo superare i livelli di spesa raggiunti negli ultimi tre anni. Al contrario, queste risorse saranno disimpegnate. Nell’ultimo consiglio regionale abbiamo anche suggerito come utilizzare, da subito, i fondi a disposizione: finanziamento dei contratti di programma già approvati, attivazione dei bandi per gli incentivi alle imprese e all’occupazione, investimenti su energia e green economy. E poi, realizzazione di interventi di qualità nei Comuni attingendo dal Parco Progetti. Ecco, se c’è un dato positivo è che finalmente Caldoro su queste proposte ha dimostrato apertura, tanto che è stato deciso di calendarizzare incontri specifici tra assessorati e commissioni. A noi spetterà, come sempre, il compito di vigilare affinché gli impegni presi da Caldoro e dalla sua Giunta vengano mantenuti. Nell’interesse dei campani e della Campania.

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