La sfida è migliorare la qualità del lavoro

In questo millennio e nel nuovo modello di economia e di società che sta nascendo dalla crisi, la sfida per le classi dirigenti non è solo creare nuova occupazione e difendere i posti di lavoro attuali, ma anche riuscire a garantire le condizioni per migliorare la qualità del lavoro e della vita delle persone. Per questo siamo chiamati a produrre uno sforzo complessivo e di sistema che ci porti a ripensare collettivamente a un nuovo modello di sviluppo e di organizzazione del lavoro, cominciando da interventi per prevenire e contrastare fenomeni come il mobbing, il disturbo d’ansia generalizzata, la sindrome da affaticamento cronico e il burn-out che, come evidenziato da recenti studi scientifici, sono in esponenziale crescita.

La proposta di legge che ho depositato nei giorni scorsi, intitolata “Norme per la tutela della salute psicologica nei luoghi di lavoro e per la prevenzione dei fenomeni del mobbing e del disagio lavorativo”, intende appunto combattere la rilevanza dei fenomeni del disagio lavorativo, nelle sue diverse articolazioni, che sono correlati a una serie di esiti negativi sul piano sanitario, economico e sociale. Nella sola Unione Europea, per fare un solo esempio, i costi per la cura di disturbi mentali correlabili al lavoro equivalgono al 3-4% del P.I.L., tra quelli diretti e quelli invece derivanti da perdita di produttività. La norma, nel dettaglio, si articola in tre aree principali: una prima socio-sanitaria, poi una relativa al piano degli interventi agenti sulle strutture produttive e, infine, l’ultima che prevede la realizzazione di un Osservatorio Regionale, che possa relazionarsi con le diverse banche dati esistenti, integrando le diverse aree di competenza.

Le caratteristiche del lavoro, le condizioni di insicurezza e di disagio economico e il conflitto e le anomalie delle relazioni interpersonali negli ambienti di lavoro incidono negativamente sulle condizioni di salute fisiche e mentali del lavoratore: compito della politica è intervenire per migliorare questi ambiti, fornendo un aiuto concreto al nostro tessuto produttivo e, soprattutto, garantendo vecchi e nuovi diritti, nuove tutele e, quindi, maggiore benessere fisico e mentale ai lavoratori.

Ecco il testo della mia proposta:

Legge Mobbing

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