PENSIAMO AL FUTURO! Anziani e Giovani siamo parte della stessa storia.

Gli anziani sono più in pericolo davanti a questo virus. Chi questo Paese lo ha fatto e lo mantiene sulle spalle con orgoglio e onore, vive con maggiore apprensione questo momento delicato.
Perchè ad essere colpita è “la generazione più anziana, composta da persone che costituiscono per i più giovani punto di riferimento non soltanto negli affetti ma anche nella vita quotidiana”, come ha detto il Presidente Sergio Mattarella.

Proprio questa crisi mette in luce alcune problematiche della nostra società ed evidenzia alcune lacune. 
Sono troppi gli anziani che devono sopportare la solitudine e la mancanza di assistenza. Ci accorgiamo oggi, in questi giorni di quarantena, quanto sia fondamentale quella generazione e, allo stesso tempo, quanto sia fragile. 

Un popolo si regge su un tessuto sociale che è il frutto dell’intreccio di valori, storia e raconti condivisi. A tenere i fili di quel tessuto è chi quei valori, quella storia e quei racconti li custodisce e li trasmette. Per anni purtroppo una narrazione nuovista e vuota ha provato a scavare un solco tra generazioni, leggendo nelle difficoltà del presente un conflitto tra il vecchio e il nuovo. In quel racconto è mancato ciò che oggi stiamo riscoprendo, il rapporto solidale tra quelle generazioni che invece di entrare in conflitto scoprono di essere parte della stessa storia.

Per questo prendersi cura degli anziani, pensare ad un’organizzazione sociale, economica, sanitaria e di servizi che prenda in considerazione le loro esigenze, le loro fragilità, la loro importanza, significa irrobustire il nostro sistema Paese e curare la nostra storia.

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