Restare in casa in questa fase è fondamentale per sconfiggere il virus e per garantire la sicurezza e la salute di ognuno di noi. Questo sacrificio enorme significa rinunciare a molte cose materiali e immateriali. 

Ora però è il momento di avere quella visione lunga capace di metterci nelle condizioni di programmare i prossimi passi per non farci trovare impreparati.
Riaprire è l’obiettivo certo, farlo con il massimo dell’intelligenza e della sicurezza è ciò che bisogna fare. 
Dunque la questione non è solo quando ma come far ripartire il Paese. 
In questa fase abbiamo il tempo per pianificare, per ascoltare e far lavorare tecnici ed esperti per studiare sistemi di controllo e nuove modalità di contenimento del contagio. 

Il prezzo economico che stiamo pagando è enorme anche se prima dei punti di pil io mi preoccupo del grido di sofferenza che arriva da una fascia sempre più ampia della società che vive in una situazione di povertà reale. 
Una riapertura immediata, non studiata, non organizzata e improvvisata metterebbe a rischio la salute degli italiani e la vita economica di milioni di persone. 

Questo è il tempo della serietà, del rigore e del pensiero, non delle idee approssimative, delle dichiarazioni roboanti e della fretta.