Evidentemente, per Stefano Caldoro la Campania ha bisogno di una giunta a mezzo servizio, dove ben cinque assessori regionali sono candidati al Consiglio e non si sono dimessi dall’incarico.
Secondo Caldoro, oggi non si può provvedere alla loro sostituzione perché la Regione è in gestione ordinaria: di sicuro però i suoi assessori non gli hanno comunicato l’intenzione di scendere in campo solo il 1 maggio, qualche minuto prima della presentazione ufficiale delle liste. Oppure, per evitare la non funzionalità della Giunta, come sottolineato nella risposta, poteva chiedere loro di non candidarsi. Vedo una grande contraddizione e grande difficoltà da parte del Presidente uscente, che come spesso capita scarica altrove le proprie responsabilità.
In altri tempi, in Campania si agiva diversamente, prima ancora che il tema fosse posto dalle forze di opposizione: Andrea Cozzolino, ad esempio, si dimise per le elezioni europee del 2009, mentre Rosa D’Amelio, addirittura, si fece da parte solo sulla ipotesi di una candidatura alle Politiche, che poi non ebbe seguito. Oggi, invece, abbiamo segreterie e uffici regionali che sono per metà comitati elettorali.
“Come sempre, questione di stile e opportunità