Con la nascita dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale, che accorpa i tre principali scali della Campania, si deve mettere fine a una troppo lunga fase di incertezza e precarietà che ha minato in particolare la competitività del Porto di Napoli, ormai in regime commissariale da ben 1042 giorni. Bene l’accelerata del Governo, dunque, ma ora c’è bisogno di assicurare una guida stabile, competente e autorevole al complesso sistema che interessa Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia e rilanciare tutto il settore portuale della nostra regione sia sul piano nazionale che su quello internazionale.
Dopo la conferma dei fondi previsti per il Porto di Napoli nel Grande Progetto all’interno della programmazione regionale 2014-2020, la sfida è recuperare i ritardi clamorosi e il fallimento della precedente amministrazione regionale, e la vera notizia sarà la realizzazione delle opere previste e dei lavori di adeguamento infrastrutturale, necessari per rispondere alle sfide che il mercato richiede e per dare nuova forza al principale polmone dell’economia in Campania.