Restano dubbi su contratti collaborazione esterna in Arlas

L’audizione di questa mattina della Commissione Speciale Trasparenza e Controllo del Consiglio Regionale, cui hanno preso parte anche l’Assessore regionale al Lavoro Severino Nappi e il direttore dell’Arlas Patrizia Di Monte, è stata l’occasione per provare a fare chiarezza sulla vicenda della selezione di 25 unità con contratti part-time a tempo determinato della durata di 6 mesi affidata alla società Gi Group dall’Arlas, l’Agenzia per il lavoro e l’istruzione della Regione Campania. Il primo motivo di valutazione seria è l’esiguo numero dei candidati che hanno partecipato ai bandi: appena 13 per 5 posti disponibili della categoria D1, 105 per i 20 di quella C1. Numeri che incuriosiscono e preoccupano, nella regione con il più alto tasso di disoccupazione d’Italia e dove un giovane su due non lavora.

Nulla, com’era prevedibile, è stato precisato dall’Assessore Nappi a proposito della strana coincidenza tra i selezionati e la loro, in larga parte verificabile, appartenenza politica: nella lista degli assunti, infatti, figura una folta pattuglia di persone direttamente impegnate nelle istituzioni o componenti dell’Assemblea nazionale dello stesso partito cui aderisce l’Assessore al Lavoro.

Circostanze fortuite e congiunture astrali che si ripetono, come ho sottolineato in Audizione: solo ad aprile scorso, la scelta di 6 profili professionali per due Comitati di Pilotaggio aveva premiato, da una long list di oltre mille nomi, esponenti dello stesso partito dell’Assessore. In quel caso, i decreti di nomina furono bloccati sulla scorta della mia denuncia.

Lo stile, per un amministratore, si valuta nei comportamenti, nella trasparenza di tutte le procedure, nella sobrietà e nell’equilibrio della gestione della cosa pubblica: da questo punto di vista, Nappi non è nelle condizioni di dare lezioni a nessuno.

 

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