Gli annunci e le false inaugurazioni di Caldoro si frantumano ancora una volta dinanzi alla realtà: sono ulteriormente aumentati i campani costretti a curarsi fuori regione, sfiorando quota 90mila nel 2014, a causa dei tagli lineari e sconsiderati di questi cinque anni, che hanno provocato strutture ospedaliere chiuse, peggioramento della qualità dei servizi, operatori sanitari e cittadini lasciati soli, con poche risorse e molte difficoltà.
L’emigrazione sanitaria rappresenta un aggravio di spese sia per le tasche dei cittadini, che per le casse regionali, perché la Campania deve corrispondere oltre 300 milioni di euro alle Regioni prescelte per le cure. Ma, soprattutto, è segno di una Istituzione che non riesce a garantire il diritto alla salute dei propri abitanti.