Una busta con due proiettili e una lettera con minacce sgrammaticate alternate a insulti è stata inviata ieri alla redazione di Metropolis. Un atto vile e purtroppo non isolato. Lo scorso anno il clan D’Alessandro arrivò addirittura a vietare alle edicole la vendita del quotidiano, che aveva pubblicato la notizia del pentimento di un affiliato. Qualche mese dopo la camorra torna a minacciare Metropolis e i suoi giornalisti, stavolta per via di una trasmissione televisiva, “Cosa loro”, che prova a raccontare quanto sia radicata la criminalità nell’area stabiese e vesuviana. Di fronte a questa triste storia non possiamo che esprimere tutti la nostra solidarietà e stringerci attorno al direttore e alla redazione del giornale. L’augurio è che lo facciano anche i cittadini di quell’area e di tutta la Campania, ad esempio comprando tutti domani il giornale. La nostra terra ha bisogno ora più che mai di una stampa libera da tutti i condizionamenti, soprattutto quelli mafiosi.