L’assessore Vetrella minaccia l’EAV: se non ci saranno più corse, dice, ci affideremo ai privati. Dimentica, però, un piccolo particolare: la holding non è una idea della Regione Campania e del Presidente Caldoro? E i vertici dell’azienda, non li ha nominati lui? Perché allora non ammette i suoi errori? Era necessario attendere l’inizio dell’anno scolastico e gli inevitabili disagi prima di annunciare interventi?
La minaccia, poi, va sempre nella stessa direzione: affidare il servizio ai privati. Sembra quasi un assillo per l’assessore non intervenire per evitare il crack, ma depotenziare sempre più il trasporto pubblico locale e fare un regalo a certi privati. E ci sta riuscendo benissimo. Dopo l’anomalo fallimento di Eavbus, altri privati si arricchiscono sulle spalle delle famiglie napoletane costrette a mettere mani al portafoglio per far arrivare, a proprie spese, i figli a scuola.
Il suo diktat, comunque, è purtroppo caduto nel vuoto: stamattina io stesso mi sono recato alla stazione di Porta Nolana della Circumvesuviana. Alle 7,35 il tabellone non mostrava alcun treno in partenza. Poi, solito rituale di corse soppresse e treni fermi con le porte chiuse. Consiglio all’assessore Vetrella di rinunciare per un giorno all’auto blu e a viaggiare con i mezzi pubblici: capirà quali peripezie debbano quotidianamente affrontare studenti e cittadini della Campania e, forse, si renderà conto dello scempio perpetrato in questi anni dalla sua gestione.
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