Tic e nuovi biglietti, è già caos

Oltre ai disservizi ormai abituali degli ultimi quattro anni, il 2015 si è aperto con nuovi disagi per i campani che utilizzano i mezzi di trasporto pubblico, grazie al caos creato dal nuovo sistema disintegrato di biglietti voluto da Caldoro e Vetrella. Un disastro che avevamo previsto e annunciato, con mancanza di informazioni adeguate, aumento del costo del biglietto integrato e difficoltà nel reperire i ticket aziendali, quella che doveva essere la grande novità voluta dall’Assessore. Nel mentre, le centrali di stampa illegale si stanno già attrezzando per colmare il vuoto, facilitate anche dalla moltiplicazione dei centri di stampa.

Nella stazione di Piazza Garibaldi, ad esempio, non si trovano i biglietti di Trenitalia per la Linea 2 della Metropolitana, e quindi gli utenti sono costretti ad acquistare il nuovo Tic a 1,50 euro, mentre fino all’altro ieri l’equivalente Unico costava 1,30. Molti rivenditori, poi, sono rimasti sforniti di tagliandi a causa del grande afflusso di turisti. Insomma, un brutto pasticcio che si poteva e doveva evitare.

Si conferma un dato di fatto: per questo governo della Regione Campania il trasporto pubblico è un settore residuale e non un servizio ai cittadini né asset strategico di sviluppo dell’economia e di supporto all’offerta turistica.

Ecco alcuni articoli dalla rassegna di oggi.

Corriere del Mezzogiorno

Repubblica

Roma

Quotidiano del Sud

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