Tic, Vetrella continua a dare i numeri al lotto

In una “affollatissima” riunione straordinaria della Consulta regionale per la Mobilità (come si vede nella foto a sinistra: forse tutti gli altri partecipanti stavano cercando di muoversi con i mezzi pubblici…), l’assessore Vetrella ha presentato “i vantaggi del Tic”.

Per la verità, Vetrella continua a dare i numeri al lotto e cerca di mascherare l’unica realtà: da gennaio i cittadini campani che vorranno utilizzare i mezzi pubblici dovranno non solo fare i conti con lo stato di totale sfascio del servizio, ma anche pagare di più.

I numeri di cui Vetrella dovrebbe dare spiegazioni sono quelli relativi innanzitutto al calo di passeggeri, alle 600mila persone lasciate a piedi: nel 2010, infatti, i mezzi pubblici campani trasportavano in media 1 milione e 500mila al giorno, mentre oggi sono solo 920mila. E poi, nello stesso periodo l’evasione dal biglietto è salita di ben 10 punti percentuali, dal 18% all’attuale 28%, e di conseguenza sono crollati gli introiti, dagli oltre 156 milioni di euro del 2010 ai 135,7 milioni incassati nel 2013, nonostante i vari aumenti di prezzo del biglietto che hanno colpito le tasche dei cittadini in questi quattro anni di amministrazione di centrodestra.

Altro che aiuto alle famiglie, insomma, come invece annunciato trionfalmente dall’assessore: in questi anni, i costi per i cittadini sono aumentati, anche perché costretti all’utilizzo della propria automobile o al ricorso a servizi privati, spesso abusivi. Una situazione che rischia di peggiorare con gli aumenti del prossimo gennaio e con il caos che deriverà da questo sistema così macchinoso.

Grazie a Vetrella la Campania fa un tuffo indietro nel passato di 20 anni, con la moltiplicazione dei centri di stampa, l’aumento dei costi di produzione, il ritorno a una struttura tariffaria di tipo chilometrico al posto di quella a zona, mentre nel resto del mondo si compie il percorso inverso. Questo sistema di bigliettazione è solo l’ultimo atto della disintegrazione del trasporto pubblico regionale e cancella un’eccellenza riconosciuta a livello europeo come Unico Campania. Non è un caso che il Presidente Caldoro, sempre pronto a sostenere i principali successi dei suoi Assessori, in questa partita abbia preferito lasciare Vetrella solo con il suo Tic, consapevole della vergogna nella quale hanno portato il trasporto pubblico in regione, ma altrettanto incapace di invertire la tendenza.

Questo è l’articolo di Repubblica, l’unico quotidiano che questa mattina riprende (piccola parte) delle mie considerazioni…

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