Una splendida giornata. Domenica 2 dicembre 2012 dovrà essere una data da ricordare, da incidere nella storia del Partito Democratico e del centrosinistra italiano. E che ha un valore ancora maggiore in Campania e a Napoli. In città, malgrado un calo dei votanti – complici la pioggia torrenziale e la partita degli azzurri – ancora una volta hanno votato per il ballottaggio decine di migliaia di cittadini. Il 75 per cento ha scelto Bersani, più del 20 per cento del dato nazionale. È un segnale importante. Significa non solo che i napoletani e i campani si fidano molto di più di Bersani e della sua agenda per uscire dalla crisi e rilanciare l’economia regionale e nazionale, ma che più di tutto in Campania c’è voglia di forze di progresso, di quella radicalità unita al riformismo che era tutta nell’abbraccio tra Pierluigi e Nichi di giovedì sera al Politeama. Significa, soprattutto, che l’idea di Pierluigi di ripartire dal Sud per ridare slancio all’Italia, sia stata compresa e apprezzata dal popolo del centrosinistra. Bersani sabato ha detto che anche grazie alle primarie “Ora abbiamo uno squadrone”: noi ne siamo convinti. Ma vogliamo che nel dream team con cui ci presenteremo alle elezioni Napoli, la Campania e tutto il Sud, siano davvero rappresentati. Vogliamo che le istanze dei nostri giovani laureati e sottopagati, disoccupati, o costretti a emigrare siano al centro del dibattito al pari delle centinaia di migliaia di cassintegrati campani e non solo. È soltanto da loro che può partire la riscossa del Sud e dell’Italia tutta. Un ultimo pensiero e ringraziamento va alle decine di migliaia di volontari che qui e in tutta Italia hanno consentito che questi mesi di dibattito politico e di straordinario esercizio della democrazia potessero tradursi in due giorni che lasceranno un segno profondo e duraturo nel Paese.