Domani, nel corso dell’insediamento della Commissione Speciale Trasparenza del Consiglio regionale, chiederò la convocazione per un’audizione sullo stato di attuazione del Piano regionale per il programma europeo Garanzia Giovani.
Avevamo da tempo e per tempo segnalato le criticità che rischiavano di vanificare questa importante occasione per tanti ragazzi e ragazze campani, in particolare la gestione delle misure, un’informazione non efficace e le carenze di organizzazione e di coordinamento dell’intera macchina. Non stupiscono, dunque, i numeri di coinvolgimento decisamente bassi rispetto alla platea di Neet, che testimoniano il flop delle iniziative messe in atto dalla precedente amministrazione. A più di un anno dalla partenza del programma, in Campania, su una platea di 400mila Neet, si registrano meno di 80mila adesioni e soltanto 27mila ragazzi profilati, mentre i restanti non hanno avuto neanche l’opportunità del colloquio conoscitivo.
Va inoltre chiarito perché il Monitoraggio di Garanzia Giovani Campania effettuato dall’Arlas, l’Agenzia regionale per il Lavoro, sia fermo ormai da oltre due mesi: l’ultimo report risale, infatti, al 31 maggio scorso, casualmente giorno precedente alle elezioni che hanno segnato la vittoria del centrosinistra in Campania.