Ieri, per la prima volta, in Consiglio Regionale si è discusso del Documento economico finanziario della Campania.
Stiamo costruendo la rivoluzione della normalità nella nostra Regione, a partire dall’indirizzo strategico e dalle scelte che, a differenza di quanto per inerzia ed errori non è stato fatto in passato, intendiamo compiere con coraggio e responsabilità, divenendo gli esecutori materiali del mandato che ci hanno affidato i cittadini. Scegliere, decidere, discutere della vita reale dei campani, produrre atti che cambieranno e miglioreranno le loro condizioni di vita.
Interventi che affrontano il merito dei problemi, delineano soluzioni e tracciano l’identità e la visione della Regione che vogliamo cambiare e costruire: il supporto all’impresa e alle attività produttive; l’occupazione e la dignità del lavoro e delle persone; il doveroso sostegno a chi è rimasto indietro, è più debole, ha maggiormente bisogno d’aiuto; il diritto alla salute e quello alla mobilità; la riqualificazione urbana, a partire dalle periferie; l’attenzione alle giovani generazioni campane, spesso citate solo come un dato anagrafico o demografico, ma che sono la parte della nostra società che più ha pagato, e più paga, il prezzo di una crisi lunga e anche gli errori della politica. Le risorse stanziate per la scuola, per le borse di studio, per i trasporti per gli studenti sono una scelta di civiltà che contrasta il disagio, la povertà, la camorra, i grandi mali del nostro territorio.
Vogliamo mettere in campo una rivoluzione della normalità nella quale solidarietà, merito, trasparenza, dignità, programmazione, siano i cardini fondanti. Una rivoluzione che ci porterà nei prossimi anni a compiere un deciso investimento su reti materiali e infrastrutture, certo, ma innanzitutto sull’immenso capitale umano presente nella nostra Regione, che costituiscono, tra l’altro, la principale arma che abbiamo contro la criminalità e la camorra.
Ecco come la stampa locale racconta del dibattito in Aula.