La Regione acceleri su Garanzia Giovani

Il programma Garanzia Giovani può rappresentare, per la Campania, una opportunità per creare nuovi percorsi di occupabilità, ma presenta ancora criticità, anche per ritardi errori commessi in questi anni. Per questo bisogna cambiare passo e ho sollecitato più volte la convocazione dell’audizione della Prima Commissione Consiliare Speciale “Trasparenza” , utile per fare il punto sulle problematiche aperte.

A fronte di uno stanziamento di oltre 190 milioni di euro, infatti, i risultati sono ancora insufficienti: secondo i dati Isfol, in Campania al 30 settembre sono registrati al Programma 60.962 giovani (al netto delle cancellazioni), ma solo 35.370 sono stati presi in carico con “patto di servizio”, pari al 58%, uno degli “indici di copertura” più bassi d’Italia. Non solo: la regione è ultima per la capacità di impiego delle risorse, avendo impegnato circa il 58% della dotazione a differenza di altre Regioni che sono molto più avanti, e anche per il coinvolgimento della platea di Neet, avendo raggiunto appena un giovane su quattro di un bacino potenziale di 400mila persone.

Già lo scorso anno, nel corso dell’audizione della Commissione Trasparenza su Garanzia Giovani alla presenza dell’allora Assessore al Lavoro, avevo sottolineato gli ostacoli che rischiavano di vanificare questa opportunità, e in particolare le carenze di organizzazione del sistema pubblico, di coordinamento dell’intera macchina e il grande problema di comunicazione e informazione orizzontale presso i diretti interessati, giovani, imprese ed enti pubblici, sui quali la Regione avrebbe dovuto intervenire. A distanza di mesi, è comunque positiva la notizia della creazione di un’app specifica realizzata dall’Arlas, che dovrebbe essere presentata, come annunciato dalla direttrice Di Monte, nelle prossime settimane.

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