Ieri è iniziata, almeno per il calendario, la stagione primaverile, nell’attesa che una “buona” primavera politica ci sorprenda il 29 Marzo. Certamente una delle riflessioni che questo periodo ci spinge ad fare è sulla valenza turistica della nostra Regione. Una straordinaria risorsa che abbiamo il dovere di sfruttare sempre meglio. Mi riferisco sia alla capacità di fare da straordinario volano allo sviluppo economico che questo settore può avere, sia alla valenza prettamente culturale ed al rilancio della Campania, come terra ricca di storia, di cultura, di meraviglie paesaggistiche ed ambientali uniche al mondo.

La capacità di coniugare sviluppo turistico e quindi economico è essenzialmente una delle sfide portanti del prossimo governo regionale. Sarà fondamentale proseguire sulla già tracciata via di una politica dei trasporti sempre più accorta e capillare, capace di congiungere i grandi centri metropolitani con le zone a più alta densità turistica della Regione. Occorre riaffermare per la Campania una dimensione turistica Europea ed internazionale e quest’obiettivo non può essere non collegato alla sostenibilità ambientale della nostra Regione. Maggiore sarà la capacità di individuare politiche ambientali attive, che salvaguardino il territorio, l’ecosistema, le coste, che recuperino il mare, maggiore sarà l’attrattività turistica della nostra Campania. Turismo, ambiente, sviluppo economico: nessuna di questi tre asset programmatici può viaggiare in solitario.

Su questo tema credo ci giochiamo una fetta importante di futuro. Nessun’altra Regione ha bellezze naturali, architettoniche, paesaggistiche eguali, nessun altro territorio ha trovato nel settore turistico un importante bacino sia per la sua crescita economica sia per la sua promozione a livello europeo ed internazionale. Ma le potenzialità vanno trasformate in realtà, le opportunità non possono piegarsi ad una politica che lasciata in mano alla destra rischia di fare spazio alla già conosciuta pratica dei condoni, delle speculazioni, delle devastazioni ambientali che hanno una semplice ed immediata ricaduta sul turismo regionale. Abbiamo il dovere di difendere la nostra comunità e il nostro territorio, di poter orgogliosamente ribadirne nel modo le ineguagliabili bellezze. E gran parte di questa partita ce la giochiamo il 28 e 29 marzo, magari scegliendo la Campania Giovane che andremo a costruire.