“Con Vincenzo De Luca riparte la Campania”La mia intervista di oggi a “Il Roma”

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Piero Piras, Roma, 10 giugno 2015

Antonio Marciano, vicecapogruppo regionale uscente del Pd e rieletto al consiglio regionale della Campania, nella scorsa legislatura è stato il consigliere più presente ai lavori dell’Aula e riconosciuto come tra i più attenti e costanti oppositori del Governo Caldoro.

Lei è considerato da sempre il riferimento del mondo del lavoro nelle istituzioni regionali. Partiamo proprio dal lavoro e dal tasso di disoccupazione giovanile, che in questa regione ha raggiunto livelli sempre più elevati.

«La Giunta Caldoro ha sprecato l’enorme opportunità offerta dall’Europa attraverso il piano Garanzia Giovani, per il quale la Campania aveva la più alta dotazione in Italia, ed è stata ininfluente in tutte le crisi industriali che hanno colpito il nostro territorio. Le nostre priorità dovranno essere la difesa e il rilancio dell’apparato industriale presente, ma anche tornare a creare le condizioni per attrarre investimenti e incentivare la nascita di una rete di piccole e medie imprese che faccia sistema nei vari settori produttivi, dalla cantieristica navale alla green economy, dall’artigianato di qualità all’industria culturale, dall’aerospazio all’automotive».

La sanità è stato uno dei temi che hanno portato alla bocciatura di Caldoro da parte dei cittadini.

«Il settore ha subìto, negli ultimi cinque anni di governo regionale, tagli sconsiderati e lineari che hanno mortificato i livelli minimi di assistenza ai cittadini e la professionalità stessa degli operatori. Bisogna invece recuperare un equilibrio tra la diminuzione dell’ospedalizzazione e gli aumenti della sanità territoriale, rafforzando la rete delle emergenze e costruendo un sistema di utile e necessaria complementarietà tra pubblico e privato. Occorre, in particolar modo, ripristinare con urgenza il fondo per la disabilità, vergognosamente azzerato dalla maggioranza di centrodestra».

Lei ha iniziato la campagna elettorale visitando il Terminal della Circumvesuviana insieme al neogovernatore Vincenzo De Luca. Perché questa iniziativa?

«La mobilità dovrebbe essere uno dei moderni diritti inalienabili dei cittadini, segno distintivo del livello di civiltà di una comunità, e soprattutto fattore di sviluppo economico e di riduzione di impatto ecologico».

E invece?

«Di contro, in questi cinque anni abbiamo assistito solo alla riduzione delle corse dei mezzi pubblici con paralleli aumenti dei prezzi dei biglietti e dei disservizi. Credo invece che il nuovo governo debba ampliare, rifinanziare e ampliare il sistema di Unico Campania, best practice europea, e incentivare la riconversione ecosostenibile dei mezzi di trasporto».

Come giudica il primo atto da governatore di Vincenzo De Luca?

«Credo che, anche simbolicamente, l’esser partiti dalla questione ambientale e dal tema dei rifiuti sia un segnale di estrema importanza. Abbiamo bisogno di produrre risposte celeri e coraggiose, che abbiano sempre come parametro principale il rispetto della salute dei cittadini».

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