Grazie alla sinergia con il Comune di Castellammare siamo riusciti a sbloccare i 10 milioni di euro di fondi europei disponibili per la città, che rischiavano di esser persi e che serviranno anche a ripristinare la strada che da Quisisana porta al Monte Faito. Questo era tra i primi obiettivi del PD per combattere lo stato di degrado e di abbandono e rilanciare questo grande patrimonio campano.
Tra le altre cose, il progetto consentirà di mettere in sicurezza e di contrastare il rischio idrogeologico del versante stabiese del Faito, e 1,5 milioni di euro saranno destinati appunto alla riapertura della strada da Quisisana.
Resta aperto un altro fronte di battaglia, quello relativo alla riapertura della Funivia. Nelle scorse settimane ho presentato una interrogazione al governatore Caldoro e all’assessore Vetrella, che continuerò a incalzare.
Per rimettere in funzione la funivia c’è bisogno di un intervento di adeguamento delle due stazioni alle normative antisismiche e del rinnovo del contratto di esercizio. Servono circa 2 milioni di euro. Un costo che, paradossalmente, è di poco superiore a quello comunque necessario qualora la Regione decidesse di abbandonare, come sembra, questo collegamento: dismettere completamente il servizio e smantellare la rete secondo i criteri di sicurezza costerebbe infatti circa 1,5 milioni di euro.
Nel corso dell’appuntamento di ieri abbiamo inoltre presentato un’agenda di lavoro aperta (consultabile qui), da arricchire con il contributo di associazioni, operatori, forze sociali e tutti coloro che hanno a cuore il destino del Faito. E abbiamo anche una casella di posta elettronica (incamminoperilfaito@libero.it) dove sarà possibile inviare idee e contributi per aggiornare il documento.
Il prossimo 22 novembre abbiamo intenzione di organizzare un evento pubblico, una visita sul Faito, per restituire alla nostra comunità questo straordinario polmone verde, ricco di storia, bellezze paesaggistiche e biodiversità.
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