Il resoconto del Question Time di oggi su SMA

Istituzione tavolo tecnico finalizzato alla elaborazione del Piano Industriale sottoscritto presso il Dipartimento per gli Affari regionali, fra il Ministro per i rapporti con le Regioni e per la coesione territoriale e il Presidente della Giunta regionale della Campania

 

PRESIDENTE: Interrogazione: “Istituzione tavolo tecnico finalizzato alla elaborazione del Piano Industriale sottoscritto presso il Dipartimento per gli Affari regionali, fra il Ministro per i rapporti con le Regioni e per la coesione territoriale e il Presidente della Giunta regionale della Campania” reg. gen. n. 99/2  a firma dei Consiglieri Giuseppe Russo e Antonio Marciano (PD) già distribuita in Aula.

MARCIANO (11.58): Con questa interrogazione intendiamo richiamare l’attenzione del Governo regionale sul destino di circa 700 lavoratori della società SMA, una società che consideriamo un’importante esperienza nel panorama delle società partecipate della Regione Campania. Lo facciamo, in questa data, preoccupati per la scadenza del prossimo 28 febbraio, quando ci sarà la risoluzione del rapporto contrattuale tra la ATI SMA e la Regione Campania. E lo facciamo preoccupati del fatto che un interlocutore importante del destino di quest’esperienza, l’Assessorato all’Agricoltura, vive una situazione di stallo per le note vicende politiche. Lo facciamo alla fine di quello che viene definito il periodo di massima allerta per gli incendi nella nostra Regione, ovvero quello che viene decretato dal Presidente della Regione nella prima decade del mese di giugno fino all’8 settembre, un periodo durante il quale, ancora una volta, la SMA e suoi lavoratori, hanno dimostrato un determinante e fondamentale apporto nella tutela del patrimonio boschivo, del nostro paesaggio e della pubblica incolumità, intervenendo in oltre 1.000 casi a fronte del numero degli incendi che si sono verificati in Campania.

La nostra è una preoccupazione condivisa, in una condizione di particolare difficoltà della vita delle nostre famiglie e dell’economia di questa Regione. Immaginiamo quindi che il Governo regionale voglia dare seguito a quella che è stata l’intesa firmata nel luglio scorso tra il Presidente Caldoro e il Ministro Fitto con l’obiettivo di istituire un tavolo tecnico per affrontare il destino dell’azienda, ma in modo particolare per dare sicurezza e garanzia di futuro ai 700 lavoratori.

PRESIDENTE: La parola all’Assessore Giancane per la risposta all’interrogazione.

GIANCANE, Assessore al bilancio (12.00): Il contratto di affidamento del servizio regionale di controllo e monitoraggio del patrimonio boschivo campano per la prevenzione del rischio, in contrasto agli incendi, con particolare riferimento alle aree ad elevato rischio idrogeologico, stipulato con l’ATI SMA, a causa delle limitate risorse finanziarie disponibili al momento della sottoscrizione, prevedeva una prima fase attuativa del servizio dal primo marzo 2008 al 30 settembre 2010.

Con successiva deliberazione la Giunta regionale ha approvato il finanziamento dell’intervento a valere sulle risorse rinvenienti dal Por Campania 2000 – 2006 mettendo a disposizione anche le somme necessarie al prosieguo del servizio per ulteriori 5 mesi e portando la scadenza dell’affidamento mediante contratto attuativo del 17.11.2010 a 36  mesi originariamente previsti nel bando di gara, cioè, fino al 28.02.2011.

Con delibera di Giunta regionale n. 417 del 4.08.2011 la Giunta regionale ha disposto la proroga annuale del contratto di servizio tra Regione Campania e ATI SMA, considerata l’urgenza di prevedere un’adeguata copertura finanziaria al contratto di servizio, ha disposto la messa a disposizione, sul capitolo 2186 dell’UPB 2279214 per il corrente esercizio finanziario ed una quota di euro 34.731.066,00, attribuendo la gestione dello stanziamento all’area generale 11 “Sviluppo attività settore primario”.

Allo stato attuale l’Amministrazione regionale ha iniziato le procedure volte all’impegno e liquidazione delle spettanze già maturate dall’area affidataria, previa verifica del rispetto di tutto quanto disposto dal quadro comunitario e di sostegno in materia di utilizzo delle risorse liberate e nel rispetto delle prescrizioni delle vigenti norme regolamentari, disciplinari e anche in materia di ammissibilità delle stesse.

Si conferma l’impegno della Regione Campania anche attraverso le attività degli assessori all’agricoltura e al lavoro ad avviare un tavolo tecnico con le organizzazioni sindacali, con il socio privato della SMA Campania, con il Ministero del lavoro e con la Società Italia Lavoro per esaminare le concrete condizioni per individuare un valido piano industriale a partire dal servizio di controllo e monitoraggio del patrimonio boschivo e della prevenzione del rischio idrogeologico e di contrasto agli incendi, per arrivare alla riorganizzazione dell’attività di servizio e per discutere sul futuro delle risorse umane in forza alla SMA Campania, ottimizzando e salvaguardando i livelli occupazionali.

Tale tavolo provvederà ad operare, in tempi brevi e comunque prima della scadenza della proroga del 29 febbraio 2012, con il coinvolgimento degli enti locali nell’ottica di individuare le attività di supporto nello svolgimento di attività e nel processo di trasferimento di funzione e responsabilità alle autonomie locali, anche allocando il relativo personale ai sensi dell’articolo 31 del decreto legislativo 165 del 30.03.2011.

PRESIDENTE: La parola all’interrogante per il diritto di replica.

MARCIANO (12.02): Grazie Assessore Giancane! Immagino che sia la conferma di una disponibilità che avevamo raccolto anche nelle settimane precedenti, in relazione al rapporto tra le organizzazioni sindacali, i lavoratori e la Presidenza della Giunta Regionale della Campania.

In verità, la conclusione dell’interrogazione era una certezza sui tempi, e chiaramente l’affermazione di tempi brevi, da sola, non ci rassicura. Data la scadenza di febbraio, immaginiamo ci siano tutte le condizioni per insediare, da subito, il tavolo tecnico, trovare, tra le parti, la migliore condizione, un nuovo piano industriale, continuare con questa ATI o ricercare nuovi soggetti privati sul mercato internazionale, ma a noi interessa, più di ogni altra cosa, la salvaguardia di 700 lavoratori e  delle loro famiglie.

Ci spenderemo, su questo terreno, anche perché ci troviamo di fronte ad una vera e propria eccellenza. Vogliamo esagerare nell’affermazione, ma questa è una società che dalla sua nascita, e basta vedere i bilanci rendicontati, ha riportato alla fine di ogni annualità, un utile di bilancio. Quindi, ci permettiamo di insistere su questo terreno perché ci sono tutte le condizioni di un rilancio di questa esperienza, del mantenimento dei livelli occupazionali, consapevoli delle difficoltà del momento e non sottraendoci ad un confronto che potrà produrre, paradossalmente, ancora nuova economia su questa struttura e mantenere intatti i livelli occupazionali di questa azienda.

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