Porto di Napoli, è il momento di sciogliere il nodo-presidenza

La vicenda del Porto di Napoli richiama ad un’unica grande responsabilità: dotare immediatamente il principale scalo del Mediterraneo di una guida sicura, autorevole e competente, che sia in grado di garantire progetti utili ed indispensabili e una prospettiva futura, per rassicurare anche i grandi investitori stranieri. E mai come in questa circostanza, la politica e le istituzioni sono chiamate a svolgere al meglio la propria funzione, per mettere fine alla lunghissima e non più accettabile stagione del commissariamento, che ha contribuito a creare uno stato di incertezza danneggiando imprese e lavoratori che operano nel Porto.

Il Partito Democratico non vuole fare del Porto l’area di uno scontro politico, anche se avremmo tutte le ragioni per denunciare l’immobilismo di Comune di Napoli e Regione Campania, ma chiediamo con forza che le istituzioni locali pretendano dal Ministero dei Trasporti una decisione definitiva.

Così come è altrettanto doveroso, per chi ha funzioni di direzione politica o ricopre incarichi istituzionali a qualsiasi livello, parlare dello scalo partenopeo con opportuna conoscenza dei fatti: è evidente che, in riferimento al Grande Progetto, nessuna opera possa esser messa a bando se non verranno prima risolte le tante criticità che l’Europa ci ha segnalato per tempo e che noi abbiamo più volte denunciato, senza però che dalla Regione arrivasse mai una risposta. Tra gli altri, restano ancora irrisolti il nodo del Piano regolatore portuale e quello della contestata procedura degli aiuti di Stato.

Siamo ormai fuori tempo massimo. Chi ha la responsabilità della decisione decida, e i vertici istituzionali evitino di giocare sul destino del Porto di Napoli e dei suoi tanti lavoratori.

Un articolo che riprende le mie considerazioni…

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