Riaprire la Funivia del Faito è una battaglia di legalità e di civiltà. Negli ultimi giorni si è di nuovo messo in discussione il futuro dell’impianto, perché non è stato trovato un accordo sulla gestione ordinaria.

Ma io non ho intenzione di fermarmi, neppure se mi ammazzano. E così ho scritto al Presidente della Giunta e agli Assessori ai Trasporti e al Turismo, sottolineando loro come ci sia una strada per salvare l’impianto, sulla base delle dichiarazioni rese lo scorso mese dall’Assessore Sommese, che si disse disponibile a stanziare risorse per la Funivia. Fondi che potrebbero servire per garantire la stipula di un contratto di servizio con Eav, che si è detta interessata (ma che non può assumersi l’onere finanziario della gestione).

Ho quindi chiesto l’attivazione di un tavolo di lavoro tra tutti i soggetti istituzionali, regionali e dei Comuni interessati, e dell’EAV, per superare questo impasse e scongiurare la demolizione della Funivia, individuando una strada per accelerare tutte le operazioni, saldare le sinergie e far fronte comune con l’obiettivo di salvare e rilanciare un impianto storico e prestigioso.