Se non fosse diretta alla rimozione di tutele e diritti per le fasce più deboli di questo Paese la pervicacia della destra al governo sarebbe tutto sommato ammirevole. Dopo averci provato diversi anni fa ad eliminare un caposaldo dei diritti dei lavoratori come l’art.18 ricevendo in cambio una delle più straordinarie pagine di battaglia politica e democratica della storia repubblicana, i signori al governo ci riprovano oggi. E lo fanno in una maniera maleficamente subdola. Potete leggere qui i dettagli dell’intervento legislativo approvato oggi dall’aula del Senato :

http://www.repubblica.it/economia/2010/03/03/news/articolo_18-2486379

Aldilà delle legittimi, e speriamo dall’esito positivo, battaglie che i sindacati e le parti politiche metteranno in campo mi appare evidente un dato : la matrice culturale di questa destra sprezzante dei diritti dei lavoratori, dei precari, delle fasce sociali più deboli di questo paese. Le elezioni del 28 e 29 marzo , le scelte che tutti in quella cabina elettorale faremo, non potranno ignorare questi avvenimenti. Non potranno ignorare politiche nazionali che nel mentre contribuiscono ad relegare sempre più il Mezzogiorno in una posizione di subordinazione nei confronti di altre zone del Paese, riducono ed annullano tutele e garanzie per chi si appresta ad entrare nel mondo del lavoro e per chi già lo vive tra mille difficoltà. Notizie come queste spero facciano luce sugli obiettivi reali e sulla visione che la destra ha del Paese e del suo futuro : una visione che qui dalla nostra Campania dobbiamo respingere e sconfiggere.

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