Una grande giornata di democrazia

Più di tre milioni al voto, oltre duecentomila in Campania. Alla faccia di chi era ancora convinto che il ‘vento dell’antipolitica’ soffiasse come mai prima in Italia e nella nostra regione. Ancora una volta il Partito Democratico e il centrosinistra hanno dato una lezione di democrazia e partecipazione, con maggiore tenuta organizzativa rispetto al passato e migliaia di volontari che hanno assicurato il loro contributo fino a notte fonda garantendo operazioni di voto trasparenti. Tra una settimana il popolo del centrosinistra tornerà a votare per scegliere il proprio candidato premier. Io – e, ne sono certo, la maggioranza dei democratici – voterò Bersani. Sono ancora più convinto che sia lui l’unico davvero in grado di guidare il nostro Paese per i prossimi anni, tirando definitivamente fuori l’Italia dalla crisi e assicurando un’agenda politica e amministrativa che ponga le basi per la crescita di cui abbiamo bisogno. Anche in queste primarie Bersani ha dimostrato di essere un grande politico. Era già segretario, avrebbe potuto rifiutarsi di rimettersi in gioco ed essere candidato premier del centrosinistra senza passare per le primarie. Avrebbe potuto insistere perché alle primarie valesse solo il primo turno, e invece ha voluto con forza anche il ballottaggio, convinto che il candidato del centrosinistra dovesse avere l’appoggio di più della metà dei suoi elettori. Ha avuto ancora una volta ragione: è anche grazie a queste scelte che le primarie sono oggi uno strumento di democrazia che tutto il Paese ha fatto suo. Ora è il momento dell’ultimo sforzo. Perché sia Bersani, e con lui tutto il popolo democratico, a guidare il centrosinistra alle prossime elezioni.

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