Caldoro e i fondi UE: un fallimento annunciato

La minaccia di Caldoro di ritirare il Grande Progetto Porto di Napoli è il segno più evidente della politica fallimentare della Giunta, che ha voluto concentrare la gran parte del programma 2007/2013 su venti grandi progetti ad oggi ancora privi di cantierabilità.

Se il Presidente dovesse dare seguito alle parole pronunciate oggi aggiungeremmo sulle spalle della Campania, dopo il danno, la beffa. Dopo aver bloccato la spesa dei fondi strutturali per 3 anni, questa scelta confermerebbe ciò che in più occasioni e sedi abbiamo ribadito: abbiamo perso l’occasione di rimettere in moto l’economia della Campania. Dovevano trascorrere tre anni per rendersi conto della impraticabilità delle scelte poste in essere?

Inoltre i contrasti del Progetto di riqualificazione del Porto con la normativa europea in materia di Aiuti di Stato avrebbero già dovuto far sorgere qualche dubbio riguardo l’effettiva cantierabilità del piano della Giunta.

E pensare che nell’ultimo Consiglio regionale monotematico sui Fondi Europei la Giunta aveva annunciato che nel primo trimestre di quest’anno sarebbero state bandite le procedure di gara per l’insieme dei grandi progetti.

Già in quella sede, nel Dicembre 2012, avanzai a nome del Pd la possibilità di utilizzare efficacemente una parte dei fondi 2007/2013 per progetti di rigenerazione urbana, riqualificazione dei centri storici, infrastrutture primarie, efficienza energetica per i nostri Comuni e sostegno alle imprese della Campania.

Ma Caldoro ha preferito tirar dritto per la sua strada, senza dare ascolto a tutti i campanelli d’allarme suonati dall’opposizione, da larga parte delle forze sociali e dal mondo economico campano.

La Giunta determina un altro fallimento, il problema è che tutta la Campania deve subirne le conseguenze.

Contatti

Ciao, hai un idea o una proposta, o semplicemente un feedback sul mio lavoro. Scrivimi e il prima possibile sarà in contatto con te.