I trasporti, il commissario e l’assessore fantasma

La nomina da parte del governo di un commissario per i trasporti in Campania segna l’ultima tappa di un declino lento, che ha trasformato il fiore all’occhiello della nostra regione – il trasporto pubblico su rotaia, ma anche su gomma – in una vera e propria palla al piede, uno dei settori campani più disastrati. Da giorni i dipendenti dell’Eav, la holding dei trasporti che Caldoro aveva affidato al suo vecchio amico socialista, Nello Polese, ex sindaco di Napoli travolto dagli scandali di tangentopoli negli anni ’90, sono sui tetti dell’azienda per denunciare la mancata erogazione dei loro stipendi. Nelle stesse ore i dipendenti della Circumvesuviana hanno deciso – caso unico nella storia di questa città – di protestare insieme agli utenti. Così, mentre i cittadini occupavano i binari, i dipendenti fermavano le carrozze. Eppure l’assessore ai trasporti Vetrella qualche mese fa aveva promesso che le cose sarebbero andate meglio, e che i disagi quotidiani che gli utenti sono costretti a subire da ormai due anni sarebbero stati risolti. E invece ogni giorno le cose peggiorano. Ieri finalmente il governo si è deciso a nominare un commissario, di fatto togliendo all’assessore Vetrella le ultime deleghe che gli erano rimaste, dopo la nomina di Martusciello a consigliere del Presidente per le attività produttive. Speriamo solo che non sia troppo tardi.

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